L'area di Nureci risulta abitata già a partire dal neolitico. Diversi sono i ritrovamenti di grande rilevanza a partire dalle industrie litiche di ossidiana e marna. In località "Murtas" è stata rinvenuta una struttura circolare che gli studiosi riconducono ad una probabile presenza di un recinto megalitico. Risalenti all'epoca nuragica sono censiti più di ventuno siti. Questi complessi dovevano ricoprire la funzione di attento controllo di tutto il territorio. Fra i nuraghi più importanti per tipologia costruttiva troviamo il nuraghe "Attori", al confine col territorio del comune di Genoni, il nuraghe "Giuerri Mannu", confinante con i territori di Senis e Assolo, e il nuraghe "Santa Barbara". Risalirebbero invece al periodo punico sia i resti murari di "Pranu Ollastu" che un forte situtato in località "Corona 'e su Crobu".
Il primo nucleo abitativo di Nureci che ha mantenuto l'attuale conformazione urbana si è sviluppato durante il medioevo, quando il paese entrò a far parte del giudicato di Arborea. In questo periodo infatti, gli abitanti del piccolo borgo di Genadas lasciarono le loro abitazioni a causa dei continui assalti dei briganti e si stabilirono nell'attuale sito di Nureci. Nei pressi della chiesetta campestre della Madonna d'Itria sono presenti ancora dei ruderi risalenti al primo insediamento del piccolo borgo.
I reperti archeologici nurecesi, risalgono a migliaia di anni fa. I ritrovamenti sono avvenuti nelle campagne nurecesi come "Nuraxi", "Perdonadas", "Pranomonte".
Tra i reperti più interessanti sono sicuramente i fossili ritrovati nel territorio comunale di Nureci.
Questi reperti sono esposti e visitabili presso il centro sociale (via Parrocchia) in attesa dell'apertura del museo archeologico (via Santa Barbara).
Nello stesso centro sociale è adibita la "Mostra permanente della Natura", una raccolta fotografica sulla flora e la fauna locale