I fossili sono solitamente costituiti dalla parte dura, inorganica, di organismi vissuti sulla Terra durante i tempi geologici, altre volte sono rappresentati da parti del loro apparato scheletrico, altre ancora, come le tracce, documentano loro funzioni di vita. Le specie che i reperti fossili rappresentano e le associazioni di specie sono spesso confinate in limitati intervalli di tempo e rivestono quindi grande importanza per la datazione relativa delle rocce che li contengono; alcune specie infine richiamano soprattutto determinate condizioni paleoambientali.
Da ciò deriva la loro grande importanza per gli studi sugli aspetti paleontologici, geologico-stratigrafici, paleoambientali e sull’evoluzione della vita sulla terra.
Il patrimonio geologico-paleontologico del territorio comunale di Nureci, riveste, in virtù della sua importanza a livello scientifico e del suo interesse naturalistico culturale, un ruolo di primissimo piano nel contesto geologico regionale e nell’intero ambito del mediterraneo.
In particolare a Genna Manna – Muru ‘e Cubeddu, circa 1 Km ad ovest dell’abitato di Nureci, affiorano rocce sedimentarie di ambiente marino del Miocene che documentano in modo esemplare gli eventi geologici e paleontologici che hanno interessato il Sarcidano e la Marmilla; tale sito è da considerare un vero e proprio monumento naturale o geosito di importanza rilevante .
Nel territori di Nureci, procedendo in ordine stratigrafico, dal più antico al più recente, possiamo distinguere i seguenti complessi litologici affioranti:
- Granitoidi ercinici di Monte Maiore (Carbonifero superiore – Permiano Inferiore)
- Successione sedimentaria del Triassico
- Successione vulcanica dell’Oligocene – Miocene
- Successione sedimentaria del Miocene Inferiore e medio
- Vulcaniti basaltiche della Giara, del Pliocene
- Depositi del Quaternario
Il "Banco a Turritelle"
Il Banco a Turritelle, (fossile caratterizzante il territorio di Nureci) venne chiamato così per la prima volta da La Marmora, viene a determinarsi per lo straordinario accumulo di individui appartenenti a varie forme di Turritellidi (Gasteropodi) immersi in una matrice siltitico – argilloso – sabbiosa, più o meno tufitica, di colore grigio nocciola; questi fossili sono inoltre caratterizzati da una notevole variabilità interspecifica ed intraspecifica.
Le specie del genere Turritella viventi nel mediterraneo si ritrovano in fondali profondi intorno ai 40 – 60 metri. Sono sospensivore, infaunali e detritivore. Prediligono fondali a fanghi molli, legati ad apporti fluviali diretti ed a sedimentazione rapida.